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mercoledì 13 gennaio 2016

✎Recensione (in anteprima) ▫ La pianista di Auschwitz di Suzy Zail

Volevo rilasciare prima la recensione del libro di Anna Premoli ma poi, visto che questo libro esce domani e si tratta di una recensione in anteprima ho pensato che magari vi sarebbe servita questa rispetto all'altra dove ognuno di noi ha dato un giudizio più che positivo! Dato che su Goodreads ho notato di essere l'unica ad aver valutato il romanzo mi sembrava corretto dargli la precedenza visto che molti di noi prima di acquistare a scatola chiusa ha bisogno di leggersi opinioni altrui.
❝ La pianista di Auschwitz
di Suzy Zail ❞

Editore:
Newton Compton - Data di uscita: 14 gennaio 2016 - Prezzo: 9.90€
Voto: ★★★★★ Trama: Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. È cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito, e Hanna rimarrà sola con la sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore…
Non è semplice dare un giudizio a questo libro, mi riesce quasi difficile usare aggettivi come bellissimo, meraviglioso o travolgente proprio perché il libro affronta un tema molto delicato della storia dell'umanità che è quasi sentirsi come un elefante in una cristalleria. 
Lo stile di Suzy è diretto, senza giri di parole. Non abbellisce la trama, non cerca di alleggerire l'atmosfera ma riporta con trasparenza ciò che accadeva nei campi di concentramento. Lo fa con gli occhi di una ragazzina, Hanna, la quale sogna di diventare una pianista professionista. Sogna i palchi, gli applausi, l'ammirazione. Ma il sogno si infrangerà quando verrà trasferita a Birkenau e capirà cosa significa la fama, l'indifferenza, l'odio. Molte volte mi sono dovuta fermare nel corso della lettura. Non è stata una passeggiata leggerlo ma dovevo farlo perché solo leggendo, solo informandosi si può capire la crudeltà dell'uomo. E in mezzo a tutto ciò dove sembrava che il libro contenesse solo sofferenza e disperazione l'autrice ci ha donato un fiore delicato, qualcosa che non sarebbe dovuto nascere in mezzo a quello sterminio: Karl e Hanna. Carnefice e Vittima. Anche se, scopriremo più avanti della lettura, il rapporto che lega i due sarà più profondo di quello che mi sarei aspettata. Non ci troveremo di fronte ad un amore tormentato, fatto di tira e molla, litigi o tradimenti, ma di sorrisi accennati, sguardi rubati, qualcosa che va al di là della religione ma che si fa strada nell'animo e di ciò che ci distingue gli uni dagli altri. Karl rappresenta la prova che si può essere una vittima vivendo anche dall'altra parte del filo spinato, e proprio per questo odiarlo sarà un'impresa impossibile.
Il finale è aperto, non sono una grande fan dei finali aperti proprio perché mi piace mettere un punto alla storia - che sia felice o triste - ma sono sicura che se chiederò all'autrice di una Hanna più vecchia, entrambe daremo la stessa risposta.
La pianista di Aushwitz è uno di quei romanzi che si è portato via un pezzo del mio cuore e di cui mi ricorderò negli anni a venire. I libri che lasciano il segno, difficilmente lo farà scomparire nel tempo, magari avremo dei ricordi sfuocati ma mi ricorderò sicuramente di Karl e Hanna.
P.S. Avendomi spedito un pdf l'impaginazione del testo era sfalsata e verso la fine il testo è passato a corsivo. Mi ha dato un pochino fastidio ma d'altronde essendo una copia omaggio non mi potevo aspettare molto ;D
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18 commenti:

  1. Davvero bella questa recensione Jè!

    p.s. mi piacciono molto i toni cupi della cover, si sposano bene con il tema del libro...

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    1. Ti ringrazio mia omonima ;D
      La cover infatti mi piace tantissimo, se ci avesse messo un primo piano femminile l'avrei presi a martellate, giuro!

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  2. Il libro di per sé non mi ispirava tantissimo, ma la tua recensione mi ha quasi convinta ;P ci penserò ancora un po', però sono contenta che questo libro sia riuscito a trasmetterti così tanto :)

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    1. E' impossibile non sentirsi coinvolti e non provare emozioni quando ti vengono sbatttute in faccia certe verità scomode. Se lo leggerai verrò da te a per la recensione, sono sempre curiosa di scoprire se i romanzi che mi sono piaciuti hanno fatto lo stesso effetto ad altri!

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  3. Questo libro deve essere una delle mie prossime letture! L'ho adocchiato da quando ho visto l'uscita e la tua recensione mi ha conquistata... Però devo tenere a portata di mano i fazzoletti.

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    1. Leggilo assolutamente! La scrittura fila liscio che è un piacere ed è una nota molto positiva perché non si perde in chiacchiere inutili e fa in modo che il lettore si senta più vicino ad Hanna.

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  4. Ti ringrazio per aver postato in anteprima questa recensione, io sono proprio una di quelle persone che prima di prendere a scatola chiusa per un autore/autrice che non conosco mi documento sempre in giro. Questo è proprio il caso, la tua recensione mi fa apparire questo libro molto bello e ci farò sicuramente un pensierino

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    1. Mi sembrava giusto che circolasse una recensione a giro, su Goodreads ero l'unica ad averlo valutato, sono corsa ai ripari perché una perla del genere non dovrebbe passare inosservata.

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  5. Bellissima recensione ♥
    Questo tema è un po' ostico per me, con se questo è un uomo di Primo Levi sono arrivata a più della metà e mi sono fermata perché stavo male psicologicamente e anche proprio fisicamente anche se penso che per conoscere bisogna leggere sempre su questo tema :/

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    1. Questo libro mi ha ricordato un po Il pianista di Roman Polański dato che entrambi i protagonisti suonano il pianoforte ma ovviamente le due storie prendono strade diverse nonostante quell'unico strumento musicale si sia rivelato un'ancora di salvezza.

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  6. Spero di leggerlo presto, anche se sono ancora scossa dalla lettura di "Quando dal cielo cadevano le stelle", nonostante lo abbia letto più di un anno fa, sono temi che non si riescono a dimenticare facilmente.

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    1. Non conosco il romanzo che hai citato ma andrò a leggermi la trama! Questi libri sono difficili da dimenticare, ancora oggi mi ricordo Il diario di Anna Frank.

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  7. Questo sarà uno dei miei prossimi acquisti, il tema mi interessa molto e dalla trama sembra molto intrigante.
    Temevo che si trattasse di uno dei soliti romanzi che sì, affrontano il tema, ma con qualche distacco emotivo. Grazie alla tua recensione riconfermo la mia intenzione di comprarlo ^^

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    1. Ti posso assicurare di no, viviamo insieme ad Hanna le crudeltà dei lager e rimaniamo scossi insieme a lei alle atrocità che vengono commesse. E' scritto in prima persona quindi si entra più in contatto con la protagonista!

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  8. Jessica sono entusuasta della tua recenzione e da quel che mi pare di aver capito te hai il pdf del libro, giusto? Io lo sto cercando da un po' ma proprio non riesco a trovarlo... Potresti mandarmelo? La mail nel quale potrai mandare il pdf te la scriverò privatamente se accetterai...

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  9. Ciao, ho letto la tua recensione perchè questo romanzo sarà una delle mie prossime letture. Molto interessante, mi ha incuriosito ancora di più, questo romanzo!

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  10. Ciao Jessica, sono arrivata qui grazie al Link Party di The Avid Reader, mi sono subito iscritta! Sono sempre alla ricerca di libri nuovi e soprattutto cado vittima del fascino della copertine. Questa la trovo molto bella! La tua recensione è splendida e mi ha incuriosita molto!
    xoxo Connor

    www.the connornation.com

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